Malattia di Crohn: efficacia e sicurezza di Certolizumab pegol
E’ stata eseguita una revisione sistematica e una meta-analisi di dati provenienti da studi clinici randomizzati e controllati ( RCT ) con l’obiettivo di valutare l'efficacia e la sicurezza di Certolizumab pegol ( Cimzia ).
Sono stati inclusi 5 studi randomizzati e controllati, che hanno coinvolto 1.891 partecipanti.
Dalla meta-analisi è emerso che Certolizumab ha aumentato in modo significativo i tassi di risposta globale ( induzione più terapia di mantenimento ) ( odds ratio, OR = 1.565, 95% CI 1.056-2.321, p = 0.026 ) e i tassi di remissione ( OR = 1.626, 95% CI 1.297- 2.038, P inferiore a 0.001 ) rispetto al placebo.
Certolizumab ha aumentato in modo significativo i tassi di risposta e di remissione quando somministrato come terapia di mantenimento ( OR = 2.171, 95% CI 1,644-2,866, p inferiore a 0.001 e OR = 1.888, 95% CI 1.390-2.565, P inferiore a 0.001 ), ma non come terapia di induzione ( OR = 1.234, 95% CI 0.912-1.671, P = 0.173 e OR = 1.361, 95% CI 0.974-1.901, p = 0.071 ).
Certolizumab ( terapia di induzione e di mantenimento ) non ha aumentato significativamente il tasso di tossicità correlata al trattamento rispetto al placebo ( OR = 0.985, 95% CI 0.799-1.214, p = 0.887 ).
In conclusione, Certolizumab è un trattamento efficace per la malattia di Crohn come terapia di mantenimento e sembra avere un profilo di sicurezza favorevole. ( Xagena2013 )
Da W et al, Adv Ther 2013; 30:541-553
Gastro2013 Farma2013
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